mercoledì 2 maggio 2012

Stanca

Ci sono giorni in cui mi sveglio già stanca. In cui i miei pensieri nel giro di pochi attimi hanno già percorso kilometri e kilometri..e sento addosso la fatica delle COSE, della sveglia, delle preoccupazioni. Credo che tutto ciò si chiami Ansia
Pensavo (speravo) anni fa di esserne piuttosto immune e invece oggi mi accorgo di esserne condizionata e di viverla quasi quotidianamente..con fasi altalenanti, ma in ogni caso spesso. 
La cosa interessante è che se ne sei cosciente, l'ansia può darti un sacco di informazioni: è un segnale che rimanda sempre a qualcos'altro. Cosa si nasconde dietro l'ansia? Cosa realmente temiamo quando proviamo quella preoccupazione ingestibile, quella paura sottile, quelle palpitazioni e quelle accellerazioni del pensiero e del battito?
Sotto l'ansia cosa c'è?
Se mi fermo a pensare per rispondere con sincerità a questa domanda, le risposte affiorano lentamente, timidamente.. c'è la paura di fallire, di non farcela, di non riuscire a fare tutto e a farlo bene, la paura di sbagliare e di essere giudicata. C'è il timore di trovarmi davanti a qualcosa di grande che va oltre le mie risorse. 
Paura, quindi.. E a cosa serve aver paura? Serve alla sopravvivenza, si dice. Ad attivare attenzione e memoria, processi cognitivi e comportamentali utili per mettere in atto la strategia migliore. Ovvio che tutto ciò stanchi, no?
Ma se l'ansia è eccessiva non è più uno strumento utile, ma è un'ostacolo, una fatica ulteriore. Possiamo controllarla ascoltando il nostro corpo e lavorando sulla consapevolezza corporea. Ma personalmente non sempre questo esercizio è sufficiente.. a volte mi è utile scavare i motivi dell'ansia, elencare ad alta voce tutte le paure sottostanti, per rendermi conto solo così della loro piccolezza e riuscire a sminuirne il timore.
Oppure a volte mi è utile parlarne, come in questo momento.. farla uscire da me, vederla accolta da qualcuno. Perchè nasconderla, per quel che mi riguarda, è il modo migliore per nutrirla segretamente..e sentirne crescere potere ed influenza negativa. Consapevolezza e accoglienza, ancora una volta, sono le mie migliori alleate.